Lalla Facco

Parole scritte, parole dette

La MEDIAZIONE


LA MEDIAZIONE
Un nuovo strumento legale per risolvere i conflitti
Cesare Bulgheroni – Lalla Facco

La mediazione è un’ ”attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa”
(Dlgs. 28/2010, art. 1 comma c)

La mediazione è uno strumento alternativo alle pratiche legali “tradizionali”, per raggiungere in modo positivo ( e meno traumatico e meno costoso) la conciliazione delle controversie ( tra coppie in via di separazione, tra vicini di casa, tra scuola e genitori, tra aziende e lavoratori, tra consumatori e aziende, ecc).

E’ uno strumento regolamentato dal Decreto legislativo 28/2010:
  • può essere applicato a molte controversie, in vari ambiti;
  • cerca la conciliazione delle parti in conflitto attivando le loro risorse relazionali e psicologiche positive;
  • intende salvaguardare, oltre che i diritti, anche il benessere relazionale e psicologico delle parti coinvolte
I^ Parte
LA SCOMMESSA DELLA MEDIAZIONE
di Cesare Bulgheroni
“Oggi possiamo condividere il pensiero che “la giustizia non si cambia in legalità”. Un conto, infatti, è l’applicazione della legge che si può ottenere al termine del processo; altro l’attuazione del diritto soggettivo; e altro ancora il sentimento di giustizia. Sentimento che solo il riconoscimento dell’altro, e dei suoi diritti, può soddisfare. L’esperienza di giustizia è fatto umano e pone l’uomo al centro dell’analisi; questo è imprescindibile.”
Dalla “Premessa”

II^ Parte
MEDIAZIONE, CULTURA IN PROGRESS
di Lalla Facco
“La mediazione desidera fortemente che ciò di cui si parla all’interno del conflitto possa e debba essere agito nella completezza dell’essere umano, fatto appunto non solo di razionalità e di “cose” ma soprattutto di cuore e di “non-cose”, di sguardi e di tono della voce, di parole dette in viva voce e ascoltate, di pensieri e riflessioni.
Forse, quindi, la mediazione non scopre nulla di nuovo. Ma, proprio ora che la crisi si sta portando via le illusioni dello sviluppo e della crescita smisurata, fatta di bolle finanziarie che ad una ad una sono scoppiate e hanno lasciato l’uomo solo di fronte al vuoto incubo del virtuale, propone e spera che, attraverso questo, pur perfettibile, dlgs.28/2010, si vada alla riconquista di quegli spazi relazionali veri: fatti di prossimità, confidenza, fiducia, di cui tutti abbiamo bisogno per crescere nelle nostre comunità, progettando non solo edifici eco-sostenibili ma anche sistemi sociali virtuosi capaci di sviluppo umano a basso tasso conflittuale”
Dal Cap. 7 ”Una nuova cultura o la rivalutazione di una cultura?”

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